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Lazio

3 borghi fantasma da visitare nel Lazio

Esplora borghi abbandonati nel Lazio, dove il tempo sembra essersi fermato e la natura ha preso il sopravvento. Questi luoghi incantati offrono un’esperienza di viaggio unica, tra storia, cultura e paesaggi suggestivi, lontano dal caos e immersi nella tranquillità. Scopri la bellezza del Lazio in modo diverso, abbandonati tra i tesori di un tempo che resistono alle avversità e affascinano i visitatori di oggi.

Nonostante l’abbandono, alcuni borghi conservano ancora intatto il loro fascino e la loro bellezza, rappresentando luoghi sospesi nel tempo dove la natura ha preso il sopravvento sulle aree urbane. I turisti amano visitare questi borghi abbandonati del Lazio, una regione italiana, per respirare un’atmosfera unica e scoprire la storia e la cultura delle comunità che li hanno abitati.

Celleno, il borgo fantasma: perché visitarlo?

Uno dei borghi più affascinanti da visitare è Celleno, noto come il Borgo Fantasma intorno al castello. Situato nella provincia di Viterbo, Celleno si trova su uno sperone di tufo a circa 500 metri di altitudine, dominando la Valle del Tevere. Questo borgo ha origini antichissime risalenti al periodo etrusco e nel corso dei secoli ha vissuto momenti di grande prosperità come centro commerciale e religioso. Tuttavia, a causa di diversi terremoti, il borgo divenne inabitabile.

Nel 1952, a seguito di un altro sisma, la maggior parte degli abitanti fu costretta a trasferirsi a Celleno Nuova, un nuovo paese costruito a valle. Oggi Celleno è una meta turistica molto apprezzata per la sua atmosfera suggestiva e le sue bellezze naturali, con un labirinto di stradine, case in pietra e monumenti storici come la Chiesa di Santa Maria Maggiore, il Palazzo Orsini e la Rocca Orsini.

Canale Monterano: dove si trova e cosa visitare

Un altro borgo affascinante è Canale Monterano, noto come il borgo del Bernini. Situato su una collina a circa 378 metri di altitudine, Canale Monterano domina la Valle del Tevere. Anch’esso ha origini antiche risalenti al periodo romano e, come Celleno, è stato colpito da terremoti che lo hanno reso inabitabile. La maggior parte degli abitanti si trasferì a Monterano Nuova nel 1630.

Oggi Canale Monterano è una meta turistica molto amata per la sua suggestiva atmosfera e bellezze naturali. Il borgo è un labirinto di stradine, vicoli, case in pietra e importanti edifici storici come la Chiesa di San Rocco, il Palazzo Altieri e la Rocca Altieri.

Civita di Bagnoregio, la città che muore: scopri tutte le curiosità

Infine, Civita di Bagnoregio, conosciuta come “la città che (non) muore”, si trova sul versante orientale della Valle dei Calanchi, nella provincia di Viterbo. Questo borgo è arroccato su un tufo isolato a circa 500 metri di altitudine e collegato alla terraferma da un ponte pedonale. Come gli altri borghi, Civita di Bagnoregio ha origini antichissime e nel corso dei secoli è stata un importante centro commerciale e religioso.

A causa dell’instabilità della roccia su cui è costruita, la maggior parte degli abitanti si trasferì a Bagnoregio. Tuttavia, grazie agli interventi di restauro e riqualificazione, il borgo è stato salvato dall’abbandono ed è diventato una delle mete turistiche più popolari del Lazio.

Questi borghi abbandonati offrono un’esperienza di viaggio unica, immersa nella storia e nella cultura delle comunità passate. Sono luoghi silenziosi e tranquilli, dove è possibile rilassarsi e staccare la spina dalla routine quotidiana. Inoltre, permettono ai visitatori di scoprire la bellezza del Lazio in un modo diverso. Nonostante le avversità che hanno affrontato, questi borghi sono riusciti a preservare la loro bellezza e in alcuni casi sono rinati grazie all’interesse turistico.