Se avete scelto di andare in vacanza ad Agosto avete sbagliato tutto: il nuovo trend del 2023 prevedono vacanze esttve in altri mesi, viaggi in agosto cancellati per risparmiare. Ma quale sarà il mese con più “viaggi” quest’anno?
Se avete già prenotato le vostre vacanze auguratevi di non averlo fatto in agosto…eh già, perché il trend di quest’anno 2023 svela che la tendenza per l’estate saranno i viaggi in mesi economici, un metodo scelto da molte famiglie per combattere i rincari mostruosi degli ultimi mesi.
E così, visto che le vacanze sono praticamente irrinunciabili, scatta la gara alla soluzione più ingegnosa per ammortizzare i costi o, almeno, evitare di spendere una fortuna per la settimana al mare (o in montagna) per staccare un po’ la spina dal lavoro e dalla routine quotidiana.
Trend di viaggio 2023
La prima tendenza del 2023 da tenere sott’occhio è quella che vede agosto come il mese delle non vacanze: che vuol dire? Semplicemente i costi per vivere un viaggio o una vacanza in agosto hanno raggiunto per molti un livello quasi insostenibile. Quindi, per controllare le spese, in molti hanno deciso di spostare le loro ferie tra aprile e settembre, magari con micro viaggi più frequenti, evitando oltretutto il classico caos dei mesi più densi di turismo come luglio e agosto.
A rivelarlo un report dell’European Travel Commission, un’associazione di organizzazioni nazionali del turismo con sede a Bruxelles riconosciuta in tutto il mondo.
Se il 30% dei turisti europei ha scelto aprile e maggio come mesi clou per le loro partenze, solo il 40% ha prenotato i propri viaggi tra giugno e luglio: tra agosto e settembre solamente il 23% dei turisti partirà, con un calo quasi del 10% rispetto lo scorso anno
Voli in estate 2023 a rischio caos
Ma non è finita qui, le analisi di settore hanno rivelato che oltre al cambio mese principe per le vacanze, quest’estate si preannuncia infuocata per tutti i turisti, a cominciare dal caos aeroporti pronto a far collassare il settore.
La situazione prevista dagli esperti del settore prevedono grossi problemi per le compagnie aeree che, oltre a non essere pronta per il ritorno in massa del turismo dopo il covid, rischia di dover affrontare scioperi del personale (in rivolta per i salari e turni di lavoro massacranti) per non parlare dei classici overbooking o ritardi cronici di alcune compagnie.
In Italia dovremo essere maggiormente tutelati ma, per chi viaggia all’estero, la situazione potrebbe essere meno fortunata.