Il Museo del Prado è uno dei musei più grandi e belli di Madrid, ma quali sono i consigli per visitarlo con i bambini e quali sono le opere da vedere insieme a loro? Scopriamo insieme i dipinti e le opere da non perdere spiegate ai nostri bambini.
7000 quadri, 1000 statute, decine e decine di stanze dove ammirare la collezione più ampia e completa dell’arte spagnola: il Museo del Prado è un vero e proprio labirinto dove perdersi tra migliaia di quadri, labirinto che se vissuto in modo “casuale” con i bambini potrebbe diventare un vero e proprio incubo.
Girovagare tra le sale senza capire il significato dei dipinti, spostarsi tra un capolavoro e l’altro senza conoscerne le curiosità o le caratteristiche più importanti pensate a misura di bambino. rischia di far passare alcune ore di pura noia per i nostri cuccioli che non sapranno dove e cosa guardare.
Proprio per questo oggi vogliamo indicarvi le opere più belle da vedere con i bambini e darvi alcuni consigli pratici su come vivere il Museo del Prado.
Artisti esposti al Museo del Prado
Il museo offre un numero elevatissimo di opere realizzate da altrettanti artisti ma alcuni sono dei veri e propri maestri: ecco un breve elenco dei più importanti pittori presenti nel museo
- Francisco Goya
- Andrea Mantegna
- Caravaggio
- Tintoretto
- Beato Angelico
- Hieronymus Bosch
- Picasso
- Raffaello Sanzio
- Rogier van der Weyden
- Bruegel il Vecchio
- El Greco
- Tiziano
- Diego Velázquez
- Rembrandt
- Pieter Paul Rubens
Alcuni di questi sono un po’ complessi da capire per i bambini, altri invece offrono tantissimi spunti su cui poter “giocare”: dalla tecnica fino ai dettagli più nascosti, alcune delle loro opere saranno scoperte con occhi nuovi se riusciremo a spiegarle nel giusto modo ai nostri bambini.
Il Giardino delle delizie (Il millennio): dipinto di Hieronymus Bosch
Questo capolavoro si trova in una delle prime sale del museo: un opera di dimensioni enormi suddivisa in tre pale. Il dipinto, pur raffigurando corpi di uomini e donne senza veli, potrà essere raccontato ai bambini come una sorta di paradiso terrestre.
Al centro troviamo le donne intente a parlare tra di loro, distratte quasi e totalmente disinteressate a ciò che accade intorno a loro: una schiera di uomini tenta di corteggiarle ma senza ottenere ciò che desiderano.
Nel quadro viene pratico anche l’amore libero ma ciò che più potrà incuriosire i nostri bambini si trova nella parte superiore della seconda pala e in alcuni dettagli quasi nascosti.
Gli UFO nella seconda pala del Giardino delle Delizie
Realizzato tra il 1480 e il 1490, il dipinto offre un dettaglio incredibile: nella parte superiore della seconda pala è visibile una sorta macchina volante. In molti si sono domandanti, notando anche altri dettagli molto particolari, se il trittico non nasconda alcuni indizi “extra terrestri“. Ovviamente è un’ipotesi molto azzardata ma, i nostri bambini, potranno “sognare” fantasticando sui dettagli dell’opera cercando ulteriori indizi su questa tesi.
La famiglia di Carlo IV: dipinto di Francisco Goya
L’artista spagnolo ritraeva i reali senza cambiarne l’aspetto, che in genere venivano raffigurati quasi perfetti, senza assecondare i potenti dell’epoca che tendevano a richiedere (e ottenere) una rappresentazione alterata delle loro figure per risultare più esteticamente piacevole. Capelli, naso, lineamenti, fisico… Goya in questo dipinto ritrae la famiglia di Carlo IV con uno stile reale e non fittizzio. Nessuno dei protagonisti brilla per bellezza, anzi, si notano fisici e volti molto “crudi”, dove non traspare il classico alone di regalità tipico dei quadri usati per lo più come propaganda.
Fonte foto wikipedia.org
Il 3 maggio 1808, dipinto di Francisco Goya
Un’opera di critica e denuncia da parte dell’artista spagnolo che, nel suo 3 maggio 1808, ha voluto rappresentare la brutalità della guerra in corso che vedeva, durante la guerra d’indipendenza spagnola, le truppe francesi massacrare la resistenza delle truppe madrilene composte per lo più da uomini del popolo.
Nel dipinto possiamo notare come i carnefici francesi non siano stati raffigurati con il volto visibile, questo perché Francisco Goya era filo francese ma, nonostante ciò, criticò aspramente le rappresaglie dell’esercito transalpino.
Fonte foto: The Prado in Google Earth (Wikipedia)
La Gioconda di Madrid
In pochi conoscono quest’ora che, solo recentemente, è tornata ad essere uno dei quadri più interessanti dell’intero Prado: l’opera, realizzata probabilmente da forse Francesco Melzi o il Salaì (due tra gli allievi più importanti del grande Leonardo Da Vinci), si trova in uno stato conservativo migliore rispetto alla più famosa Gioconda visibile al Museo del Louvre e, dopo un’attenta analisi tecnica, si è potuto affermare che il quadro sia stato dipinto nello stesso periodo in cui Leonardo realizzava (forse) la sua più grande opera.
Uno sfondo scuro che nasconde un segreto
Le pennellate e il disegno sono molto più semplici e meno qualitative ovviamente ma, nonostante questo, i dettagli sono molto simili all’originale: il dipinto, in un primo momento, presentava uno sfondo scuro, dettaglio decisamente differente rispetto all’originale ma, durante un restauro del 2010 avvenuto in Francia, si scoprì che dietro vi era raffigurato un paesaggio brillante. Rimosso lo strato scuro di colore, il quadrò tornò all’aspetto originale, svelando così dettagli identici a quello di Leonardo (con relative correzioni) che confermarono la . Si suppone che lo sfondo sia stato coperto per differenziare le due opere durante un’esposizione per metterle a confronto (ed evitare di confondere così lo spettatore).
Fonte foto: wikimedia.org